città dove andare a vivere

La rivista Outside ogni anno pubblica la classifica delle "migliori" città dove andare a vivere.

In italia si tende a stare dove si è nati o dove si trova lavoro, negli Stati Uniti si tende a puntare il dito sulla cartina e dire: "vorrei vivere quì, c'è (inserire vocabolo a scelta: clima, ambiente per la crescita dei figli, vicinato, ristoranti, scena culturale, scena sportiva etc) che mi piace.

Ecco quindi che un articolo come quello citato trova spazio nel mercato americano. Quest'anno tocca alle migliori città divise per attività outdoor svolta: ciclismo, canottaggio, corsa, arrampicata, etc..
Un vincitore più un'alternativa.

Per il trail running vince Bend, nell'Oregon. Città che, senza falsa modestia, avevo già nei segnato nei posti almeno da visitare. Motivazioni: situata a 1.100 mt slm, ha 77 km di sentieri
dentro la città, 17,7 km di sterrato lungo il fiume Deschutes, poco più di un milione di ettari di terra del Servizio Forestale intorno, e 300 giorni di cielo sereno all'anno.

Seconda Charlottesville, Virginia. Non sono forte sulla costa est e quindi per me una sorpresa. La motivazione sta nella posizione, nel raggio di 30 km si trovano il Shenandoah National Park, George Washington National forest e Blue Ridge Mountains.

La classifica assoluta la vince Boulder, Colorado. Anche quì, si va sul sicuro, per quanto ci sia un articolo ironico sul fatto che la vita quì non sia tutta rose e fiori.

Una sintesi di quanto scritto da Marc Peruzzi, direttore di Skiing Magazine:

"Boulder é la mecca di chi pratica attività sportive outdoor, un grande posto per viverci se siete degli appassionati, perché ognuno sembra e pensa esattamente come voi (se i vostri denti sono bianco perla e il vostro battito cardiaco a riposo è sotto i 45 bpm). Eccetto il fatto che sono migliori di voi. Accettatelo e non avrete problemi.

C'è sempre qualcuno che attacca, ricordate quando al tour de france 2005 la squadra della T-mobile continuava ad attaccare la Discovery nel tentativo di fiaccare Lance? Ecco più o meno com'è un giretto in bici a Boulder.
Tipi strani attaccano. Vecchietti con barbe grigie e bici in acciaio attaccano. Vi distraete un attimo e persino i vostri amici attaccano. E le donne: le donne attaccano sempre, sono le peggiori.
Anche tipi lenti come me attaccano. L'altro giorno mi stavo portando sotto ad un ciclista professionista in una salita brutale. Il mio battito cardiaco era più o meno al massimo, ma mi sentivo bene. Ero nella "zona". Forse quattro anni spesi a Boulder stavano pagando qualche dividendo in temini di fitness, pensavo.
Poi ho capito, stava recuperando durante delle ripetute, non appena la sua frequenza cardiaca è scesa sotto i 65 bpm è andato. Almeno ha detto "senza offesa" prima di accelerare.

E non importa che sport fate, soffrirete simili umiliazioni.

Vi credere un alpinista? i camerieri dello "Sherpa" hanno scalato l'Everest. Ma almeno quei ragazzi sono gentili. Se Reinhold Messner entrasse nel negozio "Boulder's mountaineering" per comprare un moschettone, i commessi lo guarderebbero con sufficienza."