riporto ispirazione

Competizione, filosofia, arte.
Tanti angoli diversi o, forse, un solo cerchio ed una perenne ricerca.

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"In un mondo che dice 'sei troppo stanco' e 'non hai tempo' e 'solo i soldi contano', la corsa ci rende Fratelli e Sorelle della strada.
Ecco perché correre non è solo qualcosa che riguarda il bruciare calorie.
Ecco perché la corsa è qualcosa di più di un semplice sfogo per lo stress.

Se la salute è il vostro obiettivo principale, potete raggiungerlo su una cyclette guardando le repliche di Fantasilandia .
Correre è 'reale' e relativamente semplice - ma non è facile.
E' una sfida.
Richiede lavoro.
Richiede l'assunzione di un impegno.
Dovete scendere dal letto, uscire dalla porta e scendere in strada.
Rischiate di prendere freddo, umidità o troppo caldo.
Potrebbe essere che dobbiate colpire sul naso qualche cane ultrazelante
oppure qualche pirata della strada sul cofano,
e che vi capiti più volte.
E, naturalmente, dovete cominciare facendo la vostra prima vera corsa."

(Mark Will-Weber, "The quotable runner")

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"Forse il prezzo per salire in cima all'Everest si deve calcolare in modo diverso. Sembra che sempre più gente sia disposta a pagare in contanti, ma non tutti sono disposti a pagare di persona con lo sforzo fisico necessario per allenarsi gradualmente, corpo e mente, scalando cime più basse, muovendosi dalle difficoltà più semplici a quelle più complesse, e arrivare solo alla fine a scalare gli ottomila. Una preparazione di questo tipo forse non è appagante, ma è necessaria."

(Anatolij Bukreev - non è detto che la frase si applichi solo all'Everest, ndr)

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"Una gara è un'opera d'arte che le persone possono osservare, ed esserne colpite, in tanti modi quanti sono in grado di comprendere"

(Steve Prefontaine)

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"Correre è fondamentalmente un assurdo passatempo attraverso il quale sfinirsi. Ma se riuscirete a trovare un significato in esso, riuscirete a trovare un significato in un altro assurdo passatempo: la vita."

(Bill Bowerman, allenatore)

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"Ero interamente assorbita nei miei pensieri. Pensieri pratici, come 'mettere
mettere un piede davanti all'altro' e pensieri più metafisici, tipo 'cedere
alla stanchezza oppure accettarla come fatto naturale e anzi vedere nel
superamento psicologico della stanchezza il *vero* obiettivo della
competizione.' "
(Amy Stilson Pogliano al suo esordio nella Avon Running)

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"Un sacco di gente gareggia per vedere chi è il più veloce. Io corro per vedere chi ha più fegato, chi può punire sé stesso con un ritmo da sfin imento , e poi, alla fine, punirsi ulteriormente.
Nessuno vincerà un 5000 dopo aver corso 3 chilometri facili. Non se ci sono io. Se perdo forzando il ritmo per tutta la gara, almeno posso vivere con me stesso"

(Steve Prefontaine)

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"Siamo sempre i Paul Tergat di qualcuno e i tapascioni di qualcun altro".

Volevo dire che se mi gaso troppo mi basti pensare che quello che io faccio a stento in un mille, molti lo fanno 42 volte di fila; ugualmente, ce ne sono tanti che vanno piu' piano di me, dunque non mi devo buttare mai troppo giu'.
Credo che in questa affermazione tutti ci possiamo riconoscere almeno un po'.

(Andrea Busato)

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"Sono il tipico corridore "stesso tempo - stesso luogo". Corro gli stessi percorsi, di solito alla stessa ora.
La ripetitività di questa routine mi dà un senso di tranquillità. Ma le corse in sé non sembrano "repliche televisive".
Sono diverse le une dalle altre tanto quanto i singoli fiocchi di neve o le impronte digitali. Non ce ne possono essere due uguali.
Il tempo atmosferico cambia di giorno in giorno e la luce di stagione in stagione. I livelli di motivazione ed energia d ettano i cambiamenti di andatura. Le persone sorpassate, i luoghi visti e le cose pensate: tutto cambia in ogni corsa.
Ogni corsa unisce la consuetudine della routine con la sorpresa del nuovo giorno. Questo insieme non lascia spazio alla noia.

(Joe Henderson, "Correre al meglio")