Orienteering a Mareno

L'attiva società locale ha organizzato una gara in notturna per le vie del paese.

Di certo l'orientamento, specie se serale, non è sport televisivo, lunghe pause alternate a momenti di azione: un paio di ateti con lampada frontale e mappa del percorso.

Nel nostro caso si poteva comunque seguire la gara via audio, la posizione degli atleti era ben segnalata dai cani che occupano i gardini di quasi ogni casa del circondario.

Al di là della copertura mediatica, l'orientamento dovrebbe essere attività obbligatoria a scuola. Attività fisica in cui bisogna comunque mantenere la lucidità necessaria a trasferire informazioni da una pianta in scala al territorio. Potrebbe essere, e succede, che qualcuno magari meno prestante, ma con una condotta di gara regolare, vinca comunque.

Insomma: un paradiso educativo.

Mi resta solo un dubbio, in merito alle gare nelle foreste, visto che in genere si passa nel sottobosco il quale non sempre gradisce intrusioni.

Poi, se mi torna l'ispirazione a scrivere, e se non l'ho già fatto, racconterò di quella volta che penso di aver vinto la mia prima gara di orientamento. Poi si è rotto il cronometro dei giudici e non lo sapremo mai.