Considerazioni tecniche su Sequoia 50k

Si diceva 6h32', distribuite discretamente. Direi controllato e bene fino a 4h/4h30, poi il calo, che però non è stato un crollo come al GRPTV, ma un rallentamento, specialmente in piano e nelle salite ripide. Tutto sommato ho tenuto in discesa e nelle salite medie.

E questo lo attribuisco ai lavori più sostanziosi che hanno preparato questo evento. Un paio di lunghi da 6 ore, inframezzati da uno da due ore in piano, abbastanza sostenuto. Un chilometraggio settimanale in graduale ascesa spesso oltre i 60 km, con una punta di 76km. In più maggiore convinzione nei lavori più corti, soprattutto nelle salite.

Nessuna conseguenza nei giorni successivi. Giusto giusto un po' di indolenzimento ai quadricipiti se provo a correre in discesa.

E questo, non mi stancherò di ripeterlo, lo attribuisco ai lavori tecnici, in particolare in discesa dove cerco sempre di mantenere l'appoggio leggero e la frequenza alta. Con lavori specifici di allunghi a mente e corpo freschi.

Non sono uno che si scapicolla, in genere sono sempre controllato, ma con questo sistema anche in questa gara ho visto che in genere ero più veloce dei miei compagni di viaggio proprio in discesa.

Guardando al futuro direi che è una strada da continuare, graduale aumento del chilometraggio settimanale, con lavori di fartlek bello lungo e più corse vicine alla soglia.

Dal punto di vista meteo era una gara prevedibile e quindi non ci sono stati grossi problemi in merito all'abbigliamento. Per l'acqua mi sono affidato al marsupio amphipod con la borraccia da mezzo litro che è bastata tra un ristoro e l'altro. Mi sono alimentato regolarmente con Clifshot blocks, jelly beans e trail mix. Sempre acqua nella borraccia, mentre ai ristori qualche bicchiere di cocacola me lo sono buttato giù, con conseguente ruttino liberatore dopo qualche centinaio di metri.