Geometria della corsa

C'è una linea immaginaria che è la retta via della corsa.

E' quella che va dalla caviglia del piede d'appoggio alle spalle. Durante la corsa è leggermente inclinata in avanti, e le anche si trovano sempre (salvo eccezioni autorizzate, quali la
corsa su discesa media e ripida) sulla linea o davanti a questa.

Ogni volta che le anche (perché più o meno è dove si trova il centro di gravità del corpo) sono dietro l'appoggio del piede ci sarà una frenata, deleteria per la velocità di crociera, i consumi, e le articolazioni della parte inferiore del corpo.

Non lasciatevi traviare dalle foto, spesso riprendono atleti d'elite appena prima dell'appoggio, che sembra avvenga di tallone nettamente avanti al corpo. In realtà il piede, magari è avanti, ma sta scendendo rapidamente in senso contrario alla direzione di corsa proprio per allinearsi alla linea immaginaria caviglia-spalle e per ridurre l'impatto.

L'appoggio, in conseguenza di ciò, non avviene con il tallone ma di avampiede/tutta pianta. Una dimostrazione pratica della validità di questo approccio è provare a correre per qualche passo scalzi. Impossibile appoggiare di tallone, l'ampiezza del passo si riduce e l'appoggio è sotto alle anche.

Poi, come si suol dire, se correte felici da anni appoggiando avanti con il tallone, senza ombra di infortuni o indolenzimenti, beh, continuate così.