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May 2006

32ma Confranculana

Ed eccoci a Colfrancui, ridente paesino nei pressi di Oderzo, sul cui terreno si erge Villa Galvagna, dotata di un meraviglioso parco e di una vista privilegiata su un oleificio la cui bruttezza ha richiesto dell'ingegno, nella creazione e nell'approvazione del progetto. Ah, i mitici anni 60/70.

La corsa si snoda lontano dall'obbrobrio di cemento e altri materiali probabilmente tossici. Ci si ritrova a correre in una campagna primaverile che gli allergici odieranno con tutto il loro cuore.

Agli altri invece piacerà: tranquilla, silenziosa e verde.

Non avevo proprio voglia di far fatica, e fortunatamente non ne ho fatta. Passerà, anzi passeranno entrambe, la mancata voglia e l'assenza di fatica.
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atleticafe.it

Oggi ho visto il sito creato da un gruppo di atleti della provincia di Ferrara.

Pulito e informativo.

Mi ha colpito specialmente
questa foto, vincitrice di un concorso fotografico organizzato dal sito.

E' evidente che il giudizio è stato influenzato più dal soggetto che dalla composizione. Ma se avete visto salti in lungo in vita vostra non potrete che concordare.

Ma a ben guardare ci sono altre chicche interessanti, per esempio nella sezione allenamento.
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sportivo da poltrona (=poltrone?)

E dopo un paio di albe vissute sul bagnasciuga, con impatti concilianti ma appoggi frequentemente obliqui, la domenica sportiva è stata vissuta di fronte al video. Principalmente due ruote, prima motorizzate a scoppio e poi a propulsione umana, e che propulsione.
Quell'incedere fluido di Ivan Basso in salita è stato senz'altro il top della giornata, e di altre a venire, quando sembrerà che la salita sia troppo dura.

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grazie

Negli ultimi giorni tre persone che stimo per diversi motivi, e che per loro motivi vivono a Milano, mi hanno fatto presente che sono molto fortunato per la mia ubicazione fisica.

Su questo non avevo mai avuto dubbi, ma essendo anche un pigro da competizione in genere tendo a correre nelle piatte campagne intorno a casa.

Con poche decine di minuti di macchina posso invece recarmi in collina.

Nello specifico di oggi a Valmareno (249slm) e correre fino a Praderadego (914 slm) su una salita continua in una strada chiusa al traffico. Il ritorno invece l'ho fatto parte su sentiero tecnico e parte su sterrato facile per un totale di circa 2h09'.

A parte che sembrava di essere fuori dal mondo civilizzato, il che non è male per qualche ora, direi molto bene per un sistema che domenica aveva fatica a mettersi in moto per 11km praticamente in pianura.

La motivazione ha le sue vie.
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La maratona da correre assolutamente

Sarà che vengo dagli anni ottanta, podisticamente parlando. Prima, cioè, dell'esplosione planetaria di New York.
Per me la maratona da correre è sempre stata
Boston. E' la più antica ancora in attività, è un da quì a lì ondulato, difficile, ma di soddisfazione.

Sarà che in qualche parte del percorso ci sono stato durante una vacanza, sarà per i mille ricordi che ci sono legati.

Poi
Boulder Backroads. Forse perché Boulder, nel Colorado, l'ho sempre associato ad una specie di mecca della corsa. Forse perché è tutta su sterrato.

E poi lo senti, la tua maratona è la tua, non serve un perché.

Quella che "bisogna" fare è un'altra cosa, che c'entra ben poco.


*non ho ancora corso nessuna delle maratone citate. Del resto, se hai già realizzato tutti i tuoi sogni cosa ti resta?
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Non è detto che si debba per forza correre la maratona

Che uno si può pure divertire a fare la corsa domenicale, oppure spremersi su un cinquemila, o anche dare tutto su una campestre, persino ammazzarsi di ripetute.

Basta trovare la corsa che piace o che ci dà qualcosa.

Quella che "bisogna" fare è un'altra cosa, che c'entra ben poco.

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Sernaglia della Battaglia

In sostanza un vai e torna senza grossi spunti di interesse (senza nulla togliere all'organizzazione curata e generosa). Forse perché già arrivare dal parcheggio alla partenza mi era parsa una grossa prestazione.

Meglio dopo il quinto/sesto chilometro. Comunque grazie agli amici, senza i quali pobabilmente neanche avrei tolto la macchina dal garage.

Nel frattempo a Mareno si svolgeva la maratona e la sei ore. Di quest'ultima ho seguito l'ultima ora, nel circuito di 2,5 km.

Per motivi inspiegabili l'idea di farla l'anno prossimo mi è parsa plausibile.


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32ma marcia delle lumache, Montaner

Dopo qualche giorno trascorso nella ripida Liguria ci siamo presentati a Montaner, che nulla invidia in fatto di inclinazione, e presenta dei panorami che costringono a fermarsi per poterli ammirare.

Menzione speciale per il sentierino finale, una discesa quasi verticale, un fango con un minimo di aderenza.Tutt'ora mi sorprendo dal fatto di non essere caduto
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