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Oct 2008

Ecomaratona del Chianti, ma anche del fatto che arte, sport, spiritualità e tagliatelle ai porcini non siano necessariamente mondi separati

La distribuzione dello sforzo in una gara lunga puo' essere una cacofonia di troppo allegro e troppo adagio nei punti sbagliati dello spartito.

Domenica è stata un'armonia che mi ha emozionato.

Il cartello dell'ultimo chilometro che mi vedeva provato ma non vinto, ha anche scorto una lacrima, non trattenuta, perche' aveva le sue ragioni.

Il tempo può essere dei numeri a caso su un display oppure una espressione compiuta di un periodo trascorso a far coincidere talento e risultato.

Poco importa il punto di partenza e di arrivo, è quella sovrapposizione che ne esprime il valore.
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Buon Compleanno

Quattro anni fa, oggi, nasceva rualan, al grido di:

"Fatto il primo passo, il più difficile, continuare a muoversi. Non c'è molto altro."

Che rimane la base.

Fa piacere quando si sopravvive alla mera attualità, che di questi giorni sembra occupi tutto l'orizzonte.

una passo alla volta

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Itinerario dei Castelli - Orsago TV

Manifestazione rodata che attrae numerosi appassionati, molti del percorso, che attraversa in buona parte una campagna collinare sempre piacevole (specialmente nei percorsi 13km e 24km, un po' meno nella 7km, che non ha mai tempo di svilupparsi come si vorrebbe), e molti altri del ristoro a tre chilometri dall'arrivo.
Mi dicono negli anni scorsi ci fosse della zuppa di fagioli e altre specialità. Oggi una coltre di persone spessa almeno 4 individui impediva persino la visione le cibo, lasciamo stare se uno pensasse di fermarsi a prendere qualcosa.

A parte queste note di colore, e quelle della fanfara dei bersaglieri che segnala la partenza, dal punto di vista personale nulla di eclatante da segnalare. Era una gara che doveva essere tranquilla, in vista dell'impegno della prossima settimana, e così è stato. I soliti controlli in volo che ormai sono entrati stabilmente nel mondo degli automatismi e via a scorrere.
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Dove siamo

Da un'intervista del 2005 a Kami Semick da parte di Scott Dunlap.

D: Il tuo tempo alla maratona di Seattle (2:53:11) è stato eccezionale, in particolare per un'ultrarunner. Di solito combini competizioni su strada e fuori? Quali preferisci?
R: Grazie, mi sono sorpresa anch'io. Ma generalmente non combino trail e strada. Seattle è stata la mia seconda gara su strada in circa 10 anni. Ho deciso di correrla d'impulso. I miei genitori vivono a Seattle, ed era un buon modo per bruciare tutta la torta di zucca che ho mangiato per il giorno del ringraziamento, visto che la maratona è la domenica dopo. Decisamente preferisco le distanze più lunghe, mi piacciono i sentieri. In futuro potrei fare una maratona su strada qua e là, giusto per lavorare sulla velocità.

(Qualche anno dopo, e alcuni giorni fa, Kami, oggi quarantaduenne, ha vinto la maratona di Portland siglando il record personale di 2h45'24").

Così, tanto per ricordarci di dove siamo nel mondo. Di certo io sono lontanto da un posto dove si improvvisa una maratona su strada sotto le tre ore per smaltire della torta di zucca.
Non mi piace la zucca.
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